Ischia, le escursioni da non perdere

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L’isola d’Ischia, tra le altre attrattive, presenta la possibilità di fare escursioni nella natura, e di ben due tipi: via terra, sia in montagna, che in collina e nelle zone costiere, oppure via mare, in barca, alla scoperta della linea di costa, magari in circumnavigazione.

Per escursioni a Ischia e dintorni, non mancano di certo luoghi e percorsi dove poter trascorrere in gita parte della giornata o tutto il giorno, scoprendo le bellezze naturali locali. Una selezione di itinerari, da percorrere accompagnati da associazioni locali, guide turistiche o escursionistiche, oppure charter, viene in prosieguo proposta.

Escursione sulla vetta del Monte Epomeo

La vetta del Monte Epomeo si trova a 789 metri di altezza sul livello del mare ed è raggiungibile tramite diversi sentieri. La partenza dell’itinerario classico viene prevista dalla frazione di Fontana, il centro abitato più alto dell’isola, dal quale si arriva in vetta, a piedi e senza soste, in poco più di un’ora.

In un primo momento la strada è asfaltata, poi si procede tra i castagni e la vegetazione del sottobosco. A questo punto si continua a salire seguendo il percorso di una mulattiera che si restringe progressivamente fino a diventare uno stretto canale scavato nel tufo verde.

Si è ormai prossimi alla chiesa di San Nicola e a un ristorante, entrambi ricavati dalla roccia tufacea. Da qui è possibile spaziare con lo sguardo a trecentosessanta gradi ammirando un panorama mozzafiato. La punta più alta della montagna, che si erge sulla flora selvatica, è già a pochi passi.

Tutte le informazioni sull’attrezzatura necessaria per questo sentiero, come ad esempio le scarpe da trekking, vi verranno comunicate dalla guida. Il percorso può essere categorizzato come turistico ma può diventare, in alcuni tratti più impegnativi, escursionistico.

Giro dell’isola in barca

Il giro dell’isola in barca può essere compiuto tramite una delle cooperative di taxi-boat o alle imbarcazioni con capitano (servizio charter) che effettuano la circumnavigazione. Per riuscire a vedere e a vivere almeno un po’ tutti i luoghi interessanti, come baie, cale, grotte, presenti lungo l’intera costa, è necessaria un’intera giornata.

L’alternativa può essere quella di fare meno soste, ammirando fugacemente le peculiari formazioni rocciose e naturalistiche ed esplorando le insenature, oppure di concentrarsi solo su alcuni posti attraverso un giro più breve, con o senza bagno

Camminata alla Bocca di Tifeo

La camminata sul sentiero della Bocca di Tifeo, in località Montecorvo nella frazione di Panza del comune di Forio, ha come meta una fumarola che sprigiona vapori provenienti dal sottosuolo, a testimonianza della conformazione geologica di Ischia.

L’origine vulcanica ne ha influenzato anche la cultura, con il mito di Tifeo che rappresenta il gigante, soggiogato dall’isola scagliatagli contro da Zeus, come causa di terme e movimenti tellurici. Se ti appassiona la mitologia classica qui trovi il link a wikipedia per appronfondire il mito.

Scampagnata tra i vigneti

Sono tanti i vigneti con relativa cantina dove poter fare un giro in campagna e una degustazione enologica, o magari anche enogastronomica.

Aziende vitivinicole e agricole possono infatti dare l’opportunità non solo di visitare, ma anche di esperire sul posto i frutti della natura lavorati attraverso le tecniche facenti parte della cultura locale. Si ha la possibilità di degustare vini provenienti da vitigni autoctoni tra le architetture rurali, immersi nei tradizionali paesaggi contadini.

Escursione a Piano Liguori

Partendo dal borgo di Campagnano, si arriva ad avere una spettacolare vista panoramica del Castello Aragonese e della baia di Cartaromana.

Si prosegue lungo un sentiero tra i terrazzamenti dei vigneti a strapiombo sul mare, con i caratteristici muri a secco di pietra di tufo verde, le cosiddette parracine, per arrivare a Piano Liguori e all’antico villaggio, un simbolo del passato rupestre ischitano.

Più escursionistico che turistico, anche questo sentiero va percorso con un’attrezzatura tecnica che viene specificata previamente dalla guida.

Escursione ai Pizzi Bianchi

I Pizzi Bianchi sono formazioni rocciose coniche di tufo candido, modellato dagli agenti atmosferici, che conferiscono alla vallata un aspetto magico.

L’itinerario si snoda lungo una mulattiera e un percorso escursionistico progressivamente più impegnativo tra la vegetazione selvatica, costituita anche da piante officinali ed erbe spontanee, e gli antri scavati nella roccia argillosa. Necessario anche in questo caso il supporto di una guida ambientale escursionistica, specialmente se si vuole includere nell’itinerario la spiaggia di Cavascura.

Escursione in barca alla Grotta del Mago

Grazie ai taxi-boat e ai charter si può visitare la Grotta del Mago, l’antro semisommerso situato sul versante sud-orientale dell’isola dove i sensi della vista e dell’udito vengono incantati dal sole e dal mare.

La leggenda narra che qui i pescatori in cerca di riparo venivano confortati dal mago, che in precedenza, nella versione mitologica, sarebbe stato il dio del mare Poseidone con le sue ninfe marine; ma è fin dalla notte dei tempi che questo luogo è sempre preso in grande considerazione per la sua magica atmosfera.

Nei paraggi c’è la baia di San Pancrazio, da guardare dalla barca, e quella della Scarrupata, dove sarà possibile avvicinarsi alla riva e al ristorante.

Sui costoni a strapiombo sul mare, che rendono queste coste inaccessibili da terra, crescono le viti, forgiate dal terreno vulcanico e dall’aria salmastra, ma anche dall’opera eroica dell’uomo.

Snorkeling tour al Castello Aragonese

Le acque prospicienti il Castello Aragonese, a Ischia Ponte, possono essere esplorate con quelle organizzazioni locali che propongono la pratica dello snorkeling.

Le emissioni di biossido di carbonio in questo specchio acqueo, con le bollicine che risalgono dal fondale, nonostante rappresentino uno dei tanti fenomeni fumarolici del territorio, hanno sott’acqua un effetto sorprendente.

La zona è inoltre piena di flora e fauna marina. E sono presenti anche reperti archeologici, come i resti delle banchine, ormai sommerse, del porto dell’isola che gli antichi romani chiamarono Aenaria.

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