Roadtrip in Argentina: Itinerario nel Nord Ovest dell’Argentina

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Un itinerario nel Nord Ovest dell’Argentina è un’idea perfetta per un scoprire una destinazione poco conosciuta ma che merita moltissimo. Quando si pensa ad un viaggio in Argentina le prime destinazioni a cui si pensa sono la Patagonia e la Terra del Fuoco, care e piuttosto fredde in inverno. La regione del nord-est Argentino è invece più accessibile economicamente e non troppo soggetta alla variabile del clima.

L’itinerario che propongo in questo articolo si snoda da una delle principali città della zona, Salta o Tucuman, e arriva fino al nord, nella provincia di Jujuy. Seguendo i nostri passi potrai scoprire le bellezze della montagna dei 14 colori, las Salinas Grandes e antiche città coloniali perse nel deserto.

Itinerario nel nord ovest dell’Argentina

Partenza da Tucuman o da Salta

Le opzioni per iniziare il tuo itinerario nel nord ovest dell’Argentina sono due. Si può iniziare dalla città di Salta oppure da San Miguel di Tucuman. La scelta dipenderà principalmente dalla logistica del tuo viaggio e da come deciderai o potrai arrivare in zona. Le opzioni sono bus o aereo.

Itinerario di viaggio nord ovest dell'argentina

In entrambi i casi parliamo di città coloniali che sono cresciute con il passare del tempo. Ora sono le due più importanti della zona. Detto molto schiettamente, Tucuman non ci è risultata molto interessante. E’ stata tuttavia il nostro punto di partenza, essendo in viaggio da molto tempo è stata perfetta per passare qualche notte tranquilla e senza spendere molto. Da qui abbiamo noleggiato un’auto tramite Expedia e siamo partiti in direzione Salta.

Valles de los Calchaquies

Guidando da Tucuman a Salta, si attraversano zone che hanno dell’incredibile. Si passa da densi boschi dove piove sempre a altipiani desertici a foreste di cactus giganti a montagne sabbiose e molto altro.

Dirigendosi a nord è quasi obbligatorio passare attraverso il Valle de los Calchaquies. Si tratta di una zona che non si può perdere lungo un itinerario nel nord ovest argentino. Qui risiedono i discendenti dei popoli originari che hanno costruito i loro insediamenti intorno alle loro comunità. Alcuni hanno aspetto coloniale, vale a dire con strade lastricate e edifici in pietra, altri sono costruiti con metodi tradizionali locali.

Roadtrip Argentina settentrionale

Le fermate più emblematiche lungo il cammino sono Tafí del Valle con il suo lago e Amaicha del Valle. Se non viaggi in altissima stagione il posto dove ha più senso trascorrere la notte è Cafayate, essendo esso il centro urbano più grande in zona. Qui trovi tanti ristoranti dove provare cibo tipico e varie cantine dove fare degustazioni di vini locali.

Noi qui abbiamo passato due giorni. Uno l’abbiamo dedicato ad un’escursione appunto alle botteghe e alle Rovine dei Quilmes.

Arrivo a Salta

Il cammino tra Cafayate e Salta è spettacolare se si passa per la Quebrada della Concha o Quebrada de Cafayate. La si trova nelle mappe come “Ruta 68”. E’ un percorso che si snoda lungo un fiume costeggiato da vere e e proprie sculture di roccia arenaria in stile Willy il Coyote e Bip Bip. Ci sono mille punti d’osservazione in cui è possibile fermarsi quindi se vuoi vedere tutto metti in preventivo quattro o cinque ore di tempo di percorrenza.

Arrivati a Salta la musica cambia, e non poco. Conserva ancora le particolarità architettoniche coloniali spagnole e possiede un centro storico ricco di angoli interessanti. Inoltre a Salta è presente il Museo Andino de Alta Montaña, dove sono esposte le famose mummie di Llullillaco. Se ti trovi a passare da queste parti è imperdibile. Il museo in se, non è niente di che, anzi se ti capita di visitarlo con molta gente diventa quasi impossibile. Non ho ben capito il perché ma da queste parti scrivono un sacco ed espongono poco.

A parte questo, nella ultima sala del museo viene esposta a rotazione una delle mummie. Durante la nostra visita era esposta quella dell’unico bambino maschio. I-N-C-R-E-D-I-B-I-L-E. E’ assurdo come tutto il corpo sia conservato in maniera impeccabile. Sembrava conservare ancora la “morbidezza” delle braccia di un ragazzino di 7-8 anni. Questo è possibile grazie al fatto che i sacrifici umani venivano effettuati in alta montagna dove la decomposizione era frenata dall’assenza di batteri e microbi.

Inoltre, nel caso di questi bimbi, furono sepolti in tumuli e quindi preservati dalle intemperie e dai pochi animali che vivevano in zona. Se a questa storia aggiungiamo che non è chiaro se furono sepoliti già morti, direi che è la cosa più macabra che vedrai durante questo itinerario nel nord ovest dell’Argentina.

Una volta visitate Salta e Tucuman o una delle due, è assolutamente raccomandabile noleggiare una macchina. Da Tucuman in su, diventa un pò troppo complicato spostarsi solo in autobus. Inoltre molte delle cose che si possono visitare sono liquidabili in poche ore. Con un auto è possibile organizzarsi in modo da concentrare più cose in un solo giorno. Se ti affidi ai servizi pubblici oppure d’agenzia, al massimo riuscirai a visitare un paio di cose al giorno.

Da Salta verso il NOA

Il nostro itinerario nel Nord Ovest dell’Argentina continua con un imprevisto. Il giorno in cui dovevamo spostarci da Salta a Humahuaca facendo varie fermate è arrivata lei. Una fantastica dissenteria del viaggiatore presa chissà come. Dopo 300 kms di calvario siamo giunti a Humahuaca dove siamo dovuti restare 3 giorni senza poterci muovere.

Se non siete sfigati come me, nel viaggio tra le due città ci sono una serie di fermate che valgono la pena. La prima è Purmamarca e il suo celebre “Cerro de los Siete Colores“. Detto fra noi, io i 7 colori non ho capito dov’erano ma Purmamarca merita una passeggiata di un oretta per ricaricare le pile.

Poco prima del desvio per Purmamarca, è possibile visitare Tilcara. Un paese con un enorme mercato nel centro storico, completamente costruito in “adobe”. L’ adobe altro non è che un mattone fatto di terra, argilla, acqua e paglia. E’ sorprendente la quantità di centri urbani abitati completamente costruiti con questa tecnica. Da Tilcara, con una deviazione di circa un’ora è possibile arrivare ad una gola chiamata Garganta del Diablo con relativa diga e cascata a monte. Merita la pena desviarsi ma se non hai tanto tempo o se è già tardi, saltala pure, potrai morire anche senza averla vista.

Humahuaca e dintorni

In realtà per noi era il giorno 5 a causa delle difficoltà intestinali. Da Purmamarca si può andare a visitare l’Hornocal che è una montagna incredibile che i locali chiamano “Cerro de los 14 colores”. Hai presente la montagna colorata che si vede ovunque su Instagram? Bene, quella si trova in Bolivia e ne ha solo 7 di colori. La montagna si osserva da un belvedere che si trova giusto di fronte. Uno spettacolo incredibile ed unico nel suo genere. Ci puoi arrivare con la tua macchinina fascia economica (se stai leggendo questo blog sicuramente non sarai lì a fare il signore) imboccando una strada di ghiaia ma tutto sommato in buono stato. Il consiglio è di fare tutto con calma per due motivi:

  • Le auto a noleggio sono molto vissute da queste parti. Non vuoi essere giusto tu chi rompe uno dei due assi nel mezzo del nulla scalando una montagna con una city car.
  •  L’altezza inizia a sentirsi da queste parti. Risparmia le forze e l’ossigeno se non vuoi incorrere in problemi di mal di montagna. Movimenti lenti, acqua, te o qualcosa a base di coca ti aiuterà.

Se te lo stai chiedendo, si ho detto coca. La puoi comprare ovunque in foglie secche oppure in caramelle. Da lo stesso effetto del te ed è legale perché non è cocaina.

Quando andare sull’ Hornocal? Tutti ti diranno che l’orario migliore è verso le 14:00 perché la luce risalta meglio i colori. Personalmente credo che è una cosa che hanno inventato i tour operator locali per vendere le loro escursioni. Se il tempo è terso e soleggiato vacci in mattinata, non c’è quasi nessuno sul posto e la strada d’accesso non sarà trafficata.

Se alloggi a Humauaca ti consiglio infine di dedicare un pomeriggio alla città. Malgrado sia turistica, è ancora piuttosto autentica ed accogliente.

A Humahuaca può essere un’opzione interessante affittare un appartamento. Ce ne sono tanti in giro e i prezzi non sono alti. Se viaggi low cost considera che puoi abbattere i costi mangiando a casa. I prezzi del mercato centrale sono molto bassi e il cibo di prima qualità. Ora, ti faranno il prezzo che gli pare e piace perché sei un turista ma detto fra noi, a livello economico cambia veramente poco viaggiando con l’Euro.

Le Saline Grandi del Nord Ovest Argentino

Ti faccio un’altra domanda. Hai presente le famose Saline in Bolivia dove tutti fanno la tipica foto giocando con la prospettiva. Bene trovi la stessa cosa in Argentina vicino al confine con il Cile. Con l’unica differenza è che c’è molta meno gente e ci puoi arrivare con la tua macchina a noleggio. Una volta sul posto puoi “noleggiare” una guida locale con la quale ti potrai addentrare nella zona più interna e aperta al pubblico. In caso contrario puoi rimanere nei paraggi del parcheggio e camminare un pò sul sale.

Attenzione se includi questa meta nel tuo itinerario nel nord ovest dell’argentina dovrai stare molto attento alla strada. A parte il fatto che è spettacolare perché si snoda lungo le Ande ad fino ad un’altezza di oltre 4.000 metri, è pieno di animali selvatici. Specialmente i guanacos e le volpi del deserto possono spuntare fuori da qualsiasi posto e attraversare la strada.

Noi abbiamo concluso il nostro tour con il botto con le saline. A causa dei miei problemi idraulici non siamo riusciti a visitare l’ultima cosa che ci restava. Sto parlando di Iruya un piccolo nucleo abitato che comparato con gli altri non è nulla di speciale, ma la quebrada (cammino) da seguire in auto o bus è spettacolare.

Se dopo i giorni trascorsi durante questo itinerario nel nord ovest dell’Argentina hai ancora tempo, esistono altre destinazioni visitabili in pochi giorni. Ad esempio Buenos Aires è visitabile anche in  due o tre giorni e, strada facendo, se riesci fermati anche a vedere le cascate di Iguazú.

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