Come camperizzare un van? Pensando al tuo prossimo viaggio sicuramente ti è capitato di dare un’occhiata a profili di gente che viaggia con un furgone. Abbiamo già parlato dei vari consigli per acquistare un van. Ma dal momento che il nostro era già pronto per viaggiare, abbiamo chiesto aiuto per trattare questo tema.
Questo articolo è un’intervista ai nostri amici di Van Sweet Fun. Dopo aver camperizzato ben tre van e aver girato in lungo e in largo si meritano sicuramente il titolo di esperti camperizzatori.
Come camperizzare un van
Perché vi piace tanto viaggiare con un furgone?
Per il senso estremo di libertà che trasmette. E perché rappresenta necessariamente un ritorno alla semplicità. Poche cose, ritmi lenti e contatto con la natura. Noi abbiamo scoperto questo stile di viaggio completamente per caso. Però a già dopo la prima esperienza ci siamo resi conto che era perfetto per noi. Abbiamo entrambi un grande spirito di adattamento e amavamo il campeggio e le vacanze itineranti. Il van è stata quindi una specie di naturale evoluzione.
Quale è stato il vostro primo viaggio in van?
E’ successo tutto in Australia nel 2014. Eravamo partiti subito dopo la laurea con il working holiday in tasca. Tanto entusiasmo e un pizzico di incoscienza. Avevamo il biglietto di sola andata e non avevamo piani. L’obbiettivo era di fare un lungo passo fuori dalla comfort zone e metterci davvero in gioco.
Come molti sanno, l’Australia richiama l’esplorazione, l’avventura e il viaggio on the road. Anche noi sognavamo di comprare un mezzo e partire. Inizialmente abbiamo noleggiato una macchina per un week-end ma dopo var intoppi con l’agenzia del noleggio ci siamo detti: “Questa è l’ultima volta che noleggiamo un’auto, compriamone una”. E così è stato.
Inizialmente eravamo orientati più verso un fuoristrada. A un certo punto peró un simpaticomeccanico che ci ha messo a disposizione il suo ufficio per aiutarci a cercare annunci di auto usate ci ha caldamente suggerito di considerare i van. Ci siamo fatti convincere piuttosto facilmente tanto che 5 ore dopo avevamo acquistato il nostro primo van. Si trattava di un Toyota Hiace del 1991.
Non avevamo idea di come camperizzare un van in modo efficiente ed efficacie. Infatti, riguardando ora le foto ci accorgiamo di quanto fosse male allestito per molti aspetti e di quante cose inutili erano stipate ovunque, ma in quel momento era semplicemente la realizzazione di un sogno. Ci ha accompagnati in Tasmania per due mesi, ha affrontato con noi una stagione invernale senza mai deluderci fino a percorrere tutta lo costa est dell’Australia fino a Cairns, dove a malincuore lo abbiamo venduto. Avevamo scoperto il nostro stile di viaggio e non l’avremmo più abbandonato.
Con quanti van o furgoni avete viaggiato in totale?
Abbiamo viaggiato e vissuto in 3 van diversi ma tutto sommato piuttosto simili tra loro: un Toyota Hiace, un Nissan Homy e un Opel Vivaro. Hanno tutti il tetto basso (non si può stare in piedi all’interno) e lunghezza e larghezza simili e sufficienti per accogliere un letto e una zona cucina.
Quello più comodo e funzionale è sicuramente il nostro Opel Vivaro che abbiamo camperizzato e allestito al meglio. Dopo varie esperienze con gli altri van e sperimentando soluzioni diverse per l’allestimento, il Vivaro è sicuramente la nostra miglior opera. E’ stato solamente grazie all’esperienza diretta che ci siamo resi conto di cosa avevamo bisogno, cosa fosse fondamentale, come sistemare le cose all’interno per rendere tutto accogliente e funzionale.
Detto ciò, sogniamo un giorno di poter avere un van tetto alto e con qualche centimetro in più di lunghezza per poter stare più comodi. Per il momento abbiamo trovato la soluzione ideale considerando che usiamo l’Opel Vivaro anche come mezzo di trasporto quando non siamo in viaggio.
Cosa non può mancare in un van camperizzato?
Prima di rispondere è doverosa una piccola precisazione. A noi piace è sempre piaciuto dormire liberamente. Come dicevamo prima, prima di comprare e camperizzare i nostri van, viaggiavamo zaino in spalla e con una tenda. Quindi, quando pensiamo a come camperizzare il van con cui viaggeremo lo facciamo pensando al fatto che dormiremo “in libera”.
L’oblò con ventola, il frigo a compressore, a doccia solare a tubo e il fornellino da campeggio di scorta. Dopo aver vissuto per vari mesi in van, possiamo davvero dire che queste cose hanno fatto la differenza considerando il nostro van e il nostro stile di viaggio.
L’oblò con ventola ci ha permesso di cucinare all’interno nelle giornate piovose e di dormire serenamente nelle nottate afose. Grazie al frigo abbiamo potuto conservare cibi freschi più a lungo senza preoccupazioni per il consumo di energia perché è estremamente efficiente. La doccia solare è incredibilmente pratica e ci ha resi ancora più autonomi. Il fornello da campeggio ci ha letteralmente salvato la vita quando per varie settimane non siamo riusciti a ricaricare la nostra bombola del gas grande.
E cosa si può invece tranquillamente evitare? Vestiti e scarpe superflui. Bastano davvero pochi capi comodi e pratici per vivere in van.
Quanto costa camperizzare un van?
Questa è probabilmente una domanda complicata e varia molto a seconda dell’uso che si andrà a fare del furgone. Dipende veramente tanto da che tipo di allestimento si vuole fare, in Nuova Zelanda ce la siamo cavata con 300 Euro utilizzando materiali di recupero e anche perché l’impianto elettrico era già presente.
Per il nostro Opel Vivaro abbiamo invece speso quasi 2.500 uro, di cui 500 solo di frigo e altri 800 solo per l’impianto elettrico. Se uno a un budget limitato e pensa di usare il van solo per qualche weekend può costruire semplicemente un letto e portarsi un fornello per cucinare e una tanica per aver l’acqua e se la cava senza spendere troppo. Il tempo e il budget per migliorarlo si possono trovare anche in un secondo momento.
Quali sono le principali problematiche legali in Italia?
In Italia il discorso camperizzazione è un po’ complicato, proprio per questo motivo noi abbiamo fatto un allestimento mobile su un mezzo immatricolato autovettura. Questo significa che tutti i mobili sono semplicemente fissati con delle cinghie ed estraibili in pochi minuti. Così facendo è come se si trasportassero oggetti e non è considerata come una camperizzazione vera e propria.
Su un mezzo autocarro invece in teoria non sarebbe possibile effettuare una camperizzazione se non da un’officina specializzata che poi si occupa di omologarlo camper. In moltissimi la fanno comunque, specialmente nell’ambito delle moto dove chi fa gare carica la moto e costruisce una camperizzazione per viverci il weekend sul circuito.
Comunque anche se ci si reca in motorizzazione per chiedere informazione a riguardo non hanno le idee molto chiare nemmeno loro.
Quali sono i vostri contatti e come facciamo a seguirvi?
Durante il nostro viaggio in Nuova Zelanda abbiamo sentito il bisogno di condividere quando avevamo imparato e stavamo ancora imparando sulla van life. Abbiamo quindi deciso di creare un blog, un canale YouTube, dove raccontiamo della vanlife e della camperizzazione e poi una pagina Instagram e una pagina Facebook dove pubblichiamo le foto dei viaggi.
Noi siamo partiti da zero ed è anche grazie a tutte le informazioni che abbiamo trovato online. Abbiamo imparato sul campo che siamo riusciti ad allestire il nostro van al meglio ed entrare in contatto con tante altre persone che amano questo stile di viaggio e che ci hanno dato consigli utili per le nostre avventure.
Ci sembrava quindi naturale ricambiare e mettere a disposizione le nostre esperienze e condividerle con chi avesse curiosità o interesse.
L’intervista finisce qui, ma se hai altri domande su come camperizzare un van o su qualsiasi altro aspetto connesso ai viaggi in furgone mettiti in contatto con Ale e Fede tramite i loro canali social!
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